La felicità è un biglietto aereo. Per Il Cairo

Ebbene sì, torniamo a viaggiare. Partiremo ad aprile per Il Cairo, dove purtroppo ci fermeremo solo tre giorni e poi rientreremo a Milano, senza poter fare la crociera sul Nilo e visitare tanti magnifici siti archeologici sorti lungo le sponde del fiume, ma molto più a sud. Potremo però visitare il museo, di cui si dicono meraviglie e anche le piramidi di Giza, che sono appena fuori dal Cairo, oltre alla città, che sembra avere diverse anime affascinanti ed emozionanti. Me la immagino un po’ come un mix tra Istanbul e Gerusalemme, chissà se è vero o se è solo la mia immaginazione.

Tra l’altro saremo lì per la fine del Ramadan: la città sarà un delirio, ma sarà anche bello vedere tutti i festeggiamenti per questo giorno così sentito nella comunità musulmana.

Sono curiosa, sarà un bel tuffo in un mondo diverso, che poi è la ragione per cui viaggiamo. Voi siete stati al Cairo? Vi è piaciuta oppure no? Non vedo l’ora!

Otto lezioni sull’Africa – Alain Mabanckou

Come sa chi mi segue anche su YouTube, nel 2024 ho intrapreso un percorso alla scoperta dell’Africa e della sua produzione letteraria. Il primo imprescindibile testo di questo viaggio è stato Otto lezioni sull’Africa dello scrittore congolese Alain Mabanckou. Posso affermare senza tema di smentita che questo testo sia imprescindibile per chi voglia scoprire la letteratura di questo continente, perché, seppur breve, è un compendio interessantissimo benché limitato ai Paesi francofoni, nonché una miniera di titoli che vi verrà voglia di cercare ed esplorare immediatamente.

Le otto lezioni del titolo sono state tenute da Alain Mabanckou nel 2016 al College de France ed esplorano diversi temi della letteratura africana francofona: la storia della letteratura nera, la negritudine (concetto importantissimo per la letteratura africana in lingua francese e non solo), i temi prevalenti della letteratura africana e come questa letteratura viene considerata e trattata nell’editoria francese, letteratura e demagogia, l’Africa e la Francia “nera”, le guerre civili e il dramma dei bambini soldato nella letteratura e il genocidio in Ruanda.

Benché conti meno di 200 pagine (contenendo oltretutto una lettera a Macron e un discorso pronunciato per il Monumento all’Armata nera nel 2018), si tratta di un testo densissimo e ricco di informazioni e riferimenti utili per chi sia interessato a scoprire di più sulla letteratura di origine africana. Non mancano anche gli excursus storici, utili a comprendere il contesto che ha generato determinate situazioni (le guerre civili, il conflitto in Ruanda), raccontate poi nei numerosi romanzi elencati nel libro e che aspettano solo di essere scoperti.

Queste voci, descritte a torto come “lontane”, costituiscono i pezzi mancanti che ci permetterebbero di definire il nostro umanesimo nella maniera più diversificata (Otto lezioni sull’Africa – Alain Mabanckou)

Pur trattandosi di un libro di non narrativa, denso di informazioni, nomi di autori, politici, luoghi e titoli di romanzi, si tratta di un testo di facile comprensione, pensato per un pubblico presente in sala e non per intellettuali chiusi in torri d’avorio. Anzi: le lezioni qui contenute furono trasmesse radiofonicamente non solo in Francia, ma anche in tutta l’Africa francofona, riscuotendo un enorme successo in termini di ascolti.

Ho avuto la fortuna di incontrare Mabanckou a Testo, la fiera dell’editoria che si è tenuta a Firenze lo scorso febbraio. E’ stata una presentazione ricca e brillante (anche grazie alla conduzione di Lorenzo Alunni, tra l’altro traduttore di questo testo), che mi ha permesso di conoscere meglio questo autore, di cui ho già letto un romanzo (ve ne parlerò) e ho intenzione di leggere altro in futuro.

Avete letto qualcosa di letteratura africana? Ci sono titoli che vi sentite di consigliare? Vi aspetto nei commenti!

The Passenger Nigeria

Nigeria

My rating: 4 of 5 stars


Interessantissima raccolta di reportage sulla Nigeria di oggi, dalla musica alla condizione della donna, dalla politica al dramma dei rapimenti, passando per la letteratura e la questione etnica.
Il testo è ben corredato da fotografie, illustrazioni e grafici che aiutano il lettore nella ricostruzione di una realtà difficile da comprendere per chi non la conosce da vicino.
La Nigeria è un Paese pieno di contraddizioni, in forte crescita ma dilaniato dalle tensioni, dalle lotte civili e dalle ineguaglianze sociali, eppure creativamente esplosivo: il centro nevralgico della moda, dell’industria cinematografica, della scena musicale e letteraria dell’Africa.
Deve essere inoltre un Paese di incredibile bellezza, ma anche pieno di mostruosità architettoniche e scempi ecologici (si pensi allo sfruttamento petrolifero del delta del Niger, che ha portato grandi ricchezze, ma non nelle tasche degli abitanti della zona), ricco di storia, tradizioni e cultura, che trovo estremamente affascinante e spero un giorno di poter visitare.
Consiglio questo testo a chiunque sia interessato all’Africa contemporanea, perché da quanto ho capito, la Nigeria è tra gli stati sub-sahariani quello che va più veloce, nonostante tutto.
Ad ogni modo l’operazione editoriale The Passenger è per me encomiabile fonte di informazioni su diversi luoghi del mondo, che siano vicini come Milano o lontani come appunto la Nigeria. Spero che escano presto altri numeri dedicati a Paesi africani (uno sul Senegal lo comprerei immediatamente).



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