Una settimana in Grecia tra mare e archeologia

13620204_1558126094493962_565664765979032256_nIn questo blog negletto di solito funziona che scrivo che sto andando in un certo posto e poi morire se racconto com’è andata, cosa ho visto e se mi è piaciuto. Proprio l’antitesi della brava travel blogger.

Stavolta invece faccio l’inverso. Non vi ho detto che stavo partendo per una settimana in Grecia, ma ora che sono tornata mi fa piacere condividere con i miei dieci lettori le mie impressioni e il mio itinerario.

Partiamo con l’itinerario: siamo partiti martedì 5 luglio e siamo rientrati a Milano martedì 12. Ecco le nostre tappe:

5 e 6 luglio: visita di Aten
7 luglio: noleggio auto e partenza per Ghytio (Peloponneso meridionale)
8 luglio: Elafonissi
9 e 10 luglio: Ghytio
11 luglio: Mystras e rientro ad Atene
12 luglio: ritorno a Milano

Credo sia un buon itinerario per chi vuole coniugare le visite culturali con un po’ di mare ed è adatto a tutte le tipologie di viaggiatori: noi viaggiamo in due, ma ho visto tante famiglie con bambini, anche piccoli anche nei siti archeologici e non solo in spiaggia.

IMG_2408Lo dico subito, il Peloponneso è una miniera di località turistiche di estremo interesse culturale. Noi purtroppo avevamo poco tempo e un disperato bisogno di relax, ma ci sarebbe voluta un’altra settimana almeno per visitare anche Micene, Olimpia, Nauplio e tantissimi altri posti.

Oggi vi racconto le mie impressioni generali, spero nei prossimi giorni di riuscire a raccontarvi qualcosa di più dei singoli posti che abbiamo visto.

tempio_ZeusOlimpioAtene mi è piaciuta da matti. I siti archeologici sono bellissimi, curati e ordinati. A parte l’acropoli (che consiglio di visitare la mattina molto presto o al tramonto per evitare i grupponi) non sono mai molto affollati. Tuttavia verificate gli orari: alcuni chiudono inspiegabilmente alle 15, altri sono aperti fino alle 20. Oltre agli scavi abbiamo visto anche il museo dell’Acropoli (meraviglioso anche dal punto di vista architettonico) e il museo archeologico, un po’ fuori mano, ma ricco di reperti che avevo visto e rivisto sui libri di storia dell’arte. Atene non è solo archeologia comunque: ci si imbatte qua e là in piccole adorabili chiesette bizantine meravigliosamente affrescate. Purtroppo sono aperte solo la mattina. Il centro è pulito e ordinato, con le solite vetrine di marchi internazionali e locali deliziosi. E’ tutto nuovissimo. Purtroppo appena ci si allontana un po’ (bastano un paio di fermate di metrò) per vedere dove la crisi ha battuto forte: negozi chiusi, sporcizia e miseria.

La metro quando c’è funziona benissimo, è pulita, nuova e collega bene diversi punti della città. Purtroppo noi abbiamo trovato sciopero per due giorni.

Le strade in tutta la Grecia, sono in condizioni incredibili. Non solo l’autostrada, larga, economica e praticamente deserta. Ad un certo punto abbiamo sbagliato strada e ci siamo ritrovati per dei paesini di montagna. L’asfalto era in condizioni perfette praticamente ovunque.

chiesettaElafonissiE’ vero che abbiamo parlato solo con persone che hanno a che fare con turisti, ma non abbiamo mai avuto difficoltà linguistiche: tutti si arrangiano a parlare un po’ di inglese, anche nelle località frequentate quasi esclusivamente da greci.

I prezzi sono buoni. In particolare non ho trovato da nessuna parte l’atteggiamento di “spenniamo il turista”. Per fare un esempio, ai piedi dell’Acropoli c’è un distributore automatico di bottigliette d’acqua: prezzo € 0,35 ciascuna. In alternativa le bottigliette da mezzo litro costano quasi ovunque 50 centesimi, anche in spiaggia consegnate all’ombrellone.

Portatevi i contanti. I bancomat sono abbastanza diffusi (noi non li abbiamo mai usati, perciò non sappiamo dire se funzionino bene), ma non è detto che i ristoranti abbiano il POS.